I caricabatterie portatili sono accessori tecnologici sempre più diffusi ed utilizzati dalla maggior parte delle persone che possiedono uno smartphone. Con il crescente bisogno di ricaricare sempre più spesso i dispositivi elettronici, cresce di conseguenza il bisogno di possedere una batteria di riserva.
I caricabatterie portatili sono chiamati anche power bank e sono letteralmente batterie di riserva che all’occorrenza possono ricaricare i dispositivi scarichi senza bisogno di utilizzare una presa elettrica.
In questo articolo vedremo qual è il miglior modo per utilizzare i caricabatterie portatili e più nel dettaglio come ricaricarli per ottenere il massimo risultato. Continua la lettura se vuoi conoscere tutti i segreti di un caricabatterie portatile.
Caricabatterie portatile: una scorta di energia quando ne hai più bisogno
I caricabatterie portatili sono diventati per molte persone dei veri e propri alleati per sostenere la carica del proprio dispositivo oltre la normale capacità.
È innegabile che ormai sempre più persone utilizzino molto a lungo dispositivi elettronici, sia per lavoro che per intrattenimento e socialità. Ne consegue una necessità sempre crescente di avere a disposizione più carica rispetto a quella che normalmente potrebbe supportare il nostro dispositivo.
Può capitare infatti che durante la giornata lo smartphone si scarichi e che non si abbia la possibilità di utilizzare un classico caricabatterie da parete. Ecco che per queste occasioni niente è più utile di un caricabatterie portatile.
Come funziona un caricabatterie portatile?
I caricabatterie portatili sono piccoli dispositivi molto compatti e dalle forme semplici. I modelli più comuni sono di forma rettangolare e hanno installato due prese usb, una di entrata e una di uscita. Per funzionare la power bank ha bisogno di essere ricaricata attraverso il collegamento alla corrente elettrica.
Per essere ricaricato il caricabatterie portatile deve essere collegato attraverso la presa Usb ad una fonte di energia. Questa può essere un laptop con presa usb o un qualsiasi caricabatterie da parete.
Sui caricabatterie portatili solitamente sono presenti degli indicatori di ricarica. Essi possono essere di diversa forma. Nei modelli più comuni e a buon mercato questo indicatore è semplicemente rappresentato da un piccolo led che cambierà colore a secondo dello stato di carica.
I modelli più complessi e moderni hanno invece un vero e proprio schermo lcd sul quale è indicato in percentuale lo stato di carica.
Questo genere di modello consente anche di visualizzare in tempo reale la carica quando colleghiamo il nostro dispositivo mobile per la ricarica. Una caratteristica molto utile se si fa un utilizzo molto prolungato del caricabatterie portatile.
Come ricaricare un caricabatterie portatile
Ricaricare un caricabatterie portatile è molto semplice e intuitivo. Abbiamo visto che basta collegarlo ad una presa di corrente per iniziare il processo di ricarica. L’operazione inizierà in automatico non appena il caricabatterie rileverà l’entrata di corrente elettrica. Non è necessario impostare nessun parametro i premere nessun pulsante particolare.
Un’aspetto da tenere in considerazione per non sbagliare a ricaricare una power bank consiste nell’individuare la presa usb di entrata del dispositivo.
Nelle power bank infatti sono presenti due connettori usb, uno in entrata per la ricarica del caricabatterie portatile, e uno in uscita al quale collegare lo smartphone da ricaricare.
Solitamente le prese in entrata sono di dimensione standard USB, mentre quelle in uscita sono micro usb o usb c.
Per essere sicuri di avere a disposizione tutta la ricarica di cui potremo avere bisogno è consigliato effettuare sempre una ricarica completa del caricabatterie portatile. Per la maggior parte dei dispositivi la ricarica completa di un caricabatterie portatile basta a ricaricare circa due o tre volte uno smartphone di medie dimensioni.
Queste sono le maggiori informazioni da avere per conoscere ed utilizzare al meglio un caricabatterie portatile.